Grande successo per il Marche Endurance Lifestyle, l’appuntamento di sport e business che si è svolto tra il 14 e il 17 giugno tra le province di Ancona e Macerata e che ha permesso di tessere una rete di rapporti tra Marche ed Emirati Arabi Uniti, sotto l’egida del primo ministro e vice presidente degli Eau Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum e del ministro dell’economia emiratino Sultan Bin Saeed Al Mansouri.
Un primo consuntivo è stato tracciato in una conferenza stampa dal presidente della regione Gian Mario Spacca e da Gianluca Laliscia, rappresentante per l’Italia di Al Maktoum per l’endurance e organizzatore dell’evento. Il percorso della maratona equestre sulla Riviera del Conero è piaciuta talmente tanto ai partecipanti (compreso lo sceicco Al Maktoum, che ha vinto la gara) che già si pensa a una seconda edizione della Conero Cup, magari su un tracciato ancora migliorato e “aperta ai massimi campioni di questa specialità, una specie di Coppa del Mondo”.
La gara di sabato si è chiusa con l’arrivo al traquardo del 58% dei circa 90 partecipanti giunti da dieci Paesi diversi (“meglio della media mondiale, che è il 50%, segno che è stato un grande appuntamento sportivo”) e con lo sceicco che si è fermato “per venti secondi” ad ammirare il panorama dal Monte Conero. “Un percorso tecnicamente impegnativo, ma gratificante” il responso finale del premier degli Eau, salito di persona sul podio insieme ai figli, secondo e terzo classificato, un “evento rarissimo” secondo Laliscia. Per il governatore Spacca, chiave del successo è stata la bellezza del paesaggio marchigiano, ma anche la partecipazione della gente comune, “i cittadini marchigiani che vedevano per la prima volta una gara di endurance equestre”. Due aspetti che hanno influenzato anche la parte economica della manifestazione: oltre 300 incontri tra imprese locali, emiratine e altri possibili investitori, un forum economico presso l’auditorium iGuzzini a Recanati. La Regione Marche - ha detto il governatore - ha espresso il suo interesse per eventuali investimenti nelle infrastrutture, in particolare l’aeroporto di Ancona Falconara. I presupposti ci sono, pare infatti che l'accoglienza e l'organizzazione aeroportuale, questa volta, sia stata all'altezza della situazione. Lo sceicco e il suo entourage hanno anche molto apprezzato il catering curato da Servair Airchef, la società che gestisce i bar e la mensa dello scalo dorico; insomma, se i nostri piatti sono piaciuti anche allo sceicco, significa che, tutto sommato, all'aeroporto delle Marche non si mangia poi tanto male ;-)
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