Certo, a giudicare dall'immagine sembra proprio che nella nostra regione i
taxi non manchino. E il punto è proprio questo: il
governo Monti vorrebbe raddoppiare il numero dei
taxi in Italia, ma a detta degli operatori, a mancare non sarebbero i
taxi, bensì i clienti. In effetti, per chi come noi vive all'aeroporto è evidente che i tassisti, almeno su questo, hanno ragione. Ma veniamo alla cronaca: ieri 16 gennaio 2012 alle ore 8.00 all'interno del parcheggio adiacente l'ospedale regionale di Torrette ha avuto inizio il raduno dei tassisti provenienti da tutta la regione. Poi alle 8,50 il gruppo si è messo in marcia alla volta della stazione di
Ancona dove ad attenderli c'erano i 32 colleghi dorici. A gruppo riunito si potevano contare circa un centinaio di auto bianche, che dalla stazione hanno marciato verso il centro della città. La carovana dopo aver sfilato per il viale, ha proseguito la sua corsa verso il posteggio simbolico al teatro delle Muse; non prima però di essersi soffermata di fronte al comune, dove i tassisti, tutti in coro, hanno gridato in direzione del palazzo che i veri privilegiati non sono i lavoratori autonomi, ma i raccomandati che lavorano negli uffici pubblici, i quali hanno tredicesima, mutua e ferie pagate, mentre i tassisti non hanno nulla di tutto ciò e per giunta hanno pure dovuto comprare una licenza per poter lavorare. Di seguito la manifestazione si è svolta nel migliore dei modi tra discorsi, comizi, foto e interviste; poi prima dei saluti di rito tutti i tassisti si sono diretti verso l'aeroporto delle Marche, dove dopo una breve sosta hanno deciso di liberare lo scalo per consentire una veloce ripresa delle attività aeroportuali. Comunque gli interessati hanno precisato che quello di ieri è stato solo un pacifico assaggio di quello che potrebbe succedere se il
governo Monti volesse proseguire nella sua opera di esproprio ai danni dei tassisti.
Chi ci segue sa che non ci siamo mai sottratti dall'esprimere le nostre opinioni e anche in questo caso vogliamo dire la nostra. Non è un mistero che molti tassisti facciano parte di questo comitato e forse per questo possiamo affermare di conoscere abbastanza bene il loro lavoro e le loro storie personali; alla luce di ciò ci sentiamo totalmente solidali con loro in questa che non è solo una lotta di una categoria, ma un principio che vuole affermare il diritto a non essere espropriati di qualcosa che si è pagato e sudato a caro prezzo. Se così non fosse, si creerebbe un pericoloso precedente che potrebbe degenerare nella legittimazione dell'esproprio stesso. Ovviamente, chi non fosse d'accordo su quanto detto è libero di esprimere qui la propria opinione, d'altronde noi siamo liberi, forse proprio perché ancora non liberalizzati ;-)
P.S. prima di rispondere però leggetevi questo:
http://liberalizzazionetaxi.blogspot.com/
eviterete un sacco di figuracce ;-)
PP.SS.
una breve fotocronaca della giornata