martedì 17 novembre 2009

Da Roma con l'autobus e senza servizi

Non si capisce bene per quale motivo, ma ieri 16 novembre 2009 sono stati cancellati due voli in arrivo da Roma: quello delle ore 18,45 e quello delle ore 22,30. Non dovrebbe accadere, ma sappiamo che può succedere che un volo venga cancellato, quindi non ci scandalizziamo di certo per questo. Quello che invece ci ha colpito, è stato il fatto che all'aeroporto di Falconara nessuno è stato informato del fatto che, per i passeggeri della sera era stata prevista una riprotezione via superficie, con un pullman. La conseguenza di ciò, come potrete ben immaginare, è stata che i passeggeri, dopo aver sopportato 4 ore di viaggio in autobus da Roma a Falconara, sono arrivati a destinazione in un orario (circa le 2 di notte) in cui normalmente non ci sono né voli passeggeri, né tantomeno servizi essenziali come taxi, treni o autobus di linea. Il risultato è stato terribile per i passeggeri e devastante sotto il profilo dell'immagine del nostro aeroporto. Ci voleva poi tanto, fare un annuncio intorno alle 22,30 per informare parenti, amici ed operatori, che a seguito della cancellazione del volo, sarebbe arrivato un pullman alle 2,00 di notte? Noi crediamo di no ed anzi siamo convinti che per migliorare notevolmente la percezione di qualità di un aeroporto basti veramente poco... un poco di buonsenso. Lo stesso buonsenso che si acquisisce mettendosi nei panni degli altri; immaginate di arrivare stanchi morti, dopo 4 ore di pullman ed alle 2 di notte in un aeroporto deserto e, incredibilmente, non trovate neppure un taxi. Ci auguriamo che questo articolo possa far riflettere su come sia stupido non informare, perlomeno gli operatori, di ciò che accade ai voli in arrivo e speriamo quindi, che dalla prossima occorrenza, si possa avere un atteggiamento più collaborativo da parte di chi gestisce lo scalo. Con questo auspicio vi salutiamo e vi invitiamo ad esprimere il vostro giudizio sulla questione.

3 commenti:

Redstrix ha detto...

Concetti come "buon senso" e ispirarsi a comportamenti come quelli del "buon padre di famiglia" sono purtroppo estranei a molti. Ciò che in particolare avvilisce è che NEANCHE i passeggeri - che sono la linfa vitale di qualunque aeroporto - vengono tenuti in considerazione, figurarsi in quale conto può essere tenuto chi in aeroporto ci lavora e si impegna. E' totalmente svuotato e svilito il significato delle parole "risorse umane" che, di norma, dovrebbero essere tra le voci di rilievo in qualunque azienda. Ho sentito parlare di un importante, positivo e progresivo ripianamento del bilancio. Mi auguro che sia realmente così e non un valzer di numeri girocontati.

Anonimo ha detto...

La collaborazione da parte di chi gestisce lo scalo è al momento nulla, anzi si può senza fatica ipotizzare una volontà diametralmente opposta. Il motivo non ci è dato di sapere, come non ci è dato di sapere perchè nessuno intervenga per porre fine a questa situazione disastrosa.

Stefano ha detto...

Stranamente mi colpisce ancora questo atteggiamento di menefreghismo latente di chi gestisce o dovrebbe gestire l'aeroporto.L'indifferenza verso i passeggeri è totale.Percepisco un clima di < tiriamo a campare> tanto c'è sempre come si suol dire nello slang italiano chi ci .Viva L'Italia spaghetti e mandolino!